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Amazon tra New York e l'Italia


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Amazon avrebbe scelto dove sorgerà il suo secondo quartiere generale. Confermando le ultime indiscrezioni, la sede dovrebbe dividersi in almeno due grandi poli: New York (a Long Island) e Crystal City, sobborgo della contea di Arlington, in Virginia e a due passi da Washington.

Per l'annuncio ufficiale sarebbe questione di ore. Lo afferma il Wall Street Journal, che non esclude la possibilità che altre città possano ospitare alcuni uffici distaccati.

Amazon avrebbe quindi deciso di presidiare la costa est (la sua sede storia è a Seattle, dall'altra parte del Paese) e due delle maggiori città: la capitale politica e quella finanziaria.

In Italia: Amazon Web Services, la divisione che si occupa di fornire servizi di cloud computing, ha annunciato di avere scelto l'Italia per l'apertura di tre nuovi datacenter.

Saranno attivi all'inizio del 2020. Il nostro Paese diventa così la sesta nazione europea dopo Francia, Germania, Irlanda, Regno Unito e Svezia chiamata a ospitare i server sui cui corrono i dati e servizi di centinaia di imprese.

Attualmente Aws dichiara di possedere in totale 57 di queste “Availability Zones” (centri di calcolo) in 19 Paesi del mondo. Tra la fine del 2018 e la prima metà del 2020 si aggiungeranno altre 12 strutture (2020 in Bahrain, Hong Kong SAR, Sud Africa e Svezia). I tre datacenter saranno localizzati nell'area di Milano; la posizione precisa non è stata rilevata per questioni di sicurezza.

La presenza di un datacenter su territorio italiano consente alle nostre aziende di avere servizi cloud con una latenza più bassa e naturalmente di avere i dati sul proprio territorio che per la pubblica amministrazione è una condizione fondamentale in termini di sicurezza e protezione dei dati.

Inoltre, le organizzazioni italiane dalle startup alle imprese e al settore pubblico disporranno di infrastrutture nel loro paese per sfruttare tecnologie avanzate.





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